La scarsa aderenza alle prescrizioni del medico è la principale causa di mancata efficacia delle terapie farmacologiche a cui si associa un aumento degli interventi di assistenza sanitaria, della morbilità e della mortalità, rappresentando un danno per i pazienti, il sistema sanitario e l'intera società.
I pazienti con fibrillazione atriale (FA), che interrompono la loro terapia DOAC o non la seguono in modo ottimale, hanno un rischio significativamente maggiore di eventi cardiaci e cerebrovascolari maggiori o morte, rispetto ai pazienti che sono aderenti al trattamento. In Italia sono più di 157mila i pazienti con scarsa aderenza.
Nell'ampia gamma di strategie da attuare per migliorare l'aderenza terapeutica possiamo annoverare:
- la comunicazione efficace e rapporto di fiducia tra medico e paziente;
- il ruolo attivo del paziente: comprensione e condivisione della terapia;
- l'importanza dell'aderenza alla stessa, attraverso informazioni chiare, complete e comprensibili fornite al paziente dal medico e dal farmacista.
Inoltre nell’ambito delle terapie cardiovascolari per lo Scompenso Cardiaco, la Titrazione dei farmaci betabloccanti spesso non viene effettuata in modo ottimale: si stima che più della metà di pazienti che assumono un betabloccante non raggiungano la dose massima tollerata e rimangano al dosaggio prescritto dopo la dimissione ospedaliera.
Il ruolo del farmacista può essere determinante nel counseling con il paziente affetto da patologie quali lo scompenso cardiaco la fibrillazione atriale per aiutare il paziente a seguire al meglio la terapia migliorandone quindi gli outcome clinici.